Definizione

La scarpa minimalista è una scarpa che interferisce minimamente con i movimenti naturali del piede, grazie a diversi punti di forza: elevata flessibilità, basso drop, spessore ridotto, peso leggero, assenza di tecnologie per controllare la stabilità e il movimento. 

SAPERNE DI PIÙ

I criteri

  • Flessibilità

    Misura della flessibilità longitudinale (flessione della scarpa sull'asse anteriore e posteriore) e torsionale (torsione della scarpa verso la pronazione) della scarpa. Più flessibile è la scarpa, più l'indice minimalista totale sarà alto.

  • Peso

    Mettete la vostra scarpa su una bilancia! Più leggera è la scarpa, più alto sarà l'indice minimalista totale.

  • Spessore

    Partendo dal tallone, valutate la distanza tra il punto di appoggio del piede (centro del tallone) e il punto di contatto sul terreno della scarpa sotto il tallone. Più la scarpa è sottile, più alto sarà l'indice minimalista totale.

  • Tecnologie di stabilità

    Conteggio delle tecnologie più comunemente incluse nella scarpa e integrate per contrastare la pronazione. Meno tecnologie di questo tipo sono presenti nella scarpa, più alto sarà il punteggio dell'Indice Minimalista.

  • Drop

    Misura della differenza tra lo spessore della suola rispetto al tallone e quello della suola rispetto all'avampiede (punto di appoggio all'inizio delle dita dei piedi). Più la differenza tra le due misure è vicina a 0, più alto sarà il punteggio.

Calcolare

Peso

Posizionate la scarpa sulla bilancia. Basta leggere il numero, qual è il peso della scarpa (in grammi)?

Spessore del tacco

Usando un misuratore di spessore, misurate lo spessore della scarpa sotto il tallone includendo la suola interna, quella media e quella esterna. Il misuratore deve essere posizionato al centro del tacco (sia nel senso antero posteriore che interno esterno)

Particolare attenzione deve essere prestata quando il misuratore viene premuto contro la suola esterna, poiché deve essere considerato il punto più esterno (lo spessore massimo).

Il misuratore di spessore deve essere posizionato al centro del tallone (in senso interno esterno).

Il misuratore di spessore deve essere posizionato al centro del tallone (in senso antero posteriore).

Dislivello (Drop)

Usando un misuratore di spessore, misurate lo spessore della scarpa sotto le teste metatarsali includendo le suole interna, media (intersuola) ed esterna. Il misuratore deve essere posizionato al centro della scarpa (in senso interno esterno). Particolare attenzione deve essere prestata quando il misuratore viene premuto contro la suola esterna, poiché deve essere considerato il punto più esterno (lo spessore massimo).

Per ottenere il drop, sottrarre lo spessore a livello delle teste metatarsali dallo spessore a livello tallone.

Il misuratore di spessore deve essere posizionato al centro delle teste metatarsali da un punto di vista posteriore.

Il misuratore di spessore deve essere posizionato al centro delle teste metatarsali da un punto di vista laterale.

 

Tecnologie di controllo della stabilità e del movimento

Quale di queste tecnologie potete osservare sulla scarpa?

  • Intersuola multi-densità. Tipicamente, un colore diverso viene utilizzato per enfatizzare questa tecnologia.

  • Rinforzi mediali in plastica. L'uso di plastica è destinato a rafforzare la porzione mediale dell'intersuola.

  • Cupola rigida calcaneare.

  • Soletta interna mediale rialzata (sinistra), rispetto ad una soletta interna piatta (destra).

  • Tomaia mediale rinforzata. I materiali utilizzati forniscono un supporto alla tensione per limitare i movimenti mediali del piede.

  • Allargamento mediale della suola centrale ed esterna.

Flessibilità longitudinale

Utilizzando il pollice, l’indice ed il medio di ogni mano, applicate una forza alla parte anteriore e posteriore della scarpa. Le immagini seguenti mostrano ciascuno dei possibili punteggi.

Select longitudinal flexibility.

5/5

Resistenza minima alla deformazione longitudinale (la scarpa può essere fatta ruotare su se stessa a 360 gradi)

4/5

Leggera resistenza alla deformazione longitudinale (la punta anteriore della scarpa raggiunge la punta posteriore della scarpa, con una deformazione longitudinale massima di 360 gradi).

3/5

Moderata resistenza alla deformazione longitudinale (la parte anteriore della scarpa non raggiunge la parte posteriore, ma si forma un angolo di almeno 90 gradi tra la parte anteriore e quella posteriore).

2/5

Elevata resistenza alla deformazione longitudinale (si forma un angolo compreso tra 45 e 90 gradi tra la parte anteriore e posteriore della scarpa).

1/5

Elevata resistenza alla deformazione longitudinale (è possibile formare un angolo massimo di 45 gradi tra la parte anteriore e posteriore della scarpa).

0/5

Estrema resistenza alla deformazione longitudinale (le forze applicate non modificano in modo significativo l'angolo formato tra la parte anteriore e posteriore della scarpa).

Flessibilità torsionale

Utilizzando il pollice, l’indice ed il medio di ogni mano, applicate una forza mediale (pronazione) alla parte anteriore della scarpa. Le immagini seguenti mostrano ciascuno dei possibili punteggi.

Select torsional flexibility.

5/5

Resistenza torsionale minima (la parte anteriore della scarpa è ruotata di 360 gradi; la parte inferiore della parte anteriore è orientata verso il basso dopo la torsione completa, mentre la parte posteriore rimane orientata verso il basso).

4/5

Leggera resistenza alla torsione (la parte anteriore della scarpa viene ruotata di almeno 180 gradi, ma meno di 360 gradi; la parte inferiore della parte anteriore è orientata almeno verso l'alto, mentre la parte posteriore rimane orientata verso il basso).

3/5

Resistenza torsionale moderata (la parte anteriore della scarpa viene girata di almeno 90 gradi, ma meno di 180 gradi; la parte inferiore della parte anteriore è orientata almeno lateralmente, mentre la parte posteriore rimane orientata verso il basso).

2/5

Elevata resistenza alla torsione (la parte anteriore della scarpa viene girata di almeno 45 gradi, ma meno di 90 gradi; la parte inferiore della parte anteriore non può raggiungere il lato mentre la parte posteriore rimane rivolta verso il basso).

1/5

Elevata resistenza torsionale (è possibile una deformazione torsionale, ma la parte anteriore della scarpa raggiunge meno di 45 gradi).

0/5

Resistenza torsionale estrema (le forze torsionali non modificano in modo significativo l'orientamento della parte anteriore della scarpa rispetto alla parte posteriore).

Applicazioni

Si cambia scarpa

Prendete in considerazione l'indicxe minimalista quando pianificate la vostra transizione! Gli infortuni legati al cambio di scarpe sono relativamente comuni. I corridori devono programmare un mese di transizione per ogni 10% di differenza nell'Indice Minimalista. Così, se si desiderasse passare da una scarpa con un rating del 50% ad una scarpa con un rating del 70%, si dovrebbe pensare a circa 2 mesi di transizione. Questa regola è prudente, ma applicabile alla maggior parte dei corridori. A seconda del vostro profilo e della vostra tolleranza al cambiamento, potreste aver bisogno di più o meno tempo. Ricordatevi che una transizione troppo rapida verso una scarpa più minimalista (punteggio più alto nell'indice minimalista) potrebbe causare dolore al piede, al tendine d'Achille e al polpaccio. Una transizione troppo rapida verso una scarpa più massimalista potrebbe causare dolori al ginocchio, all'anca e alla schiena… Questo avviene perché scarpe diverse causano un cambiamento nella tecnica di corsa che sollecita diversamente i tessuti del corpo. Alla fine, si tratta di abitudine e adattamento! Ascoltate il vostro corpo!

Come migliorare la biomeccanica

Scegliete la giusta categoria di scarpe! Diversi studi ed esperimenti clinici hanno dimostrato che i corridori tendono a cambiare inconsciamente il loro modo di correre a seconda del tipo di scarpe che indossano. La probabilità di correre facendo dei movimenti che riducono l'impatto di questo sport sui tessuti del corpo aumenta man mano che la scarpa ha un indice minimalista elevato. I cambiamenti fra una scarpa minimalista ed una che non lo è sono diversi e pensati per ragioni di protezione: possiamo citare un aumento del ritmo di corsa e una riduzione dell'attacco del tallone, che tenderà più verso l'avampiede. Questo cambiamento si tradurrà in una riduzione delle forze applicate al ginocchio, all'anca e alla schiena. Più alto è l'Indice Minimalista, più è probabile che tali cambiamenti vengano osservati… E poiché questi cambiamenti sono inconsapevoli, i cambiamenti tecnici involontari indotti dalla scarpa saranno più durevoli nel tempo rispetto ai cambiamenti biomeccanici volontari! Un altro punto da prendere in considerazione: non riducete la definizione di minimalismo al drop della scarpa…  preso singolarmente, questo fattore ha un'influenza minima sulla tecnica di corsa!

Fare delle ricerche

Usate l'Indice Minimalista per quantificare il livello di minimalismo delle scarpe testate: si tratta di uno strumento affidabile e facilmente applicabile che è stato concordato da ben 42 esperti in tutto il mondo! Minimalismo e massimalismo sono termini di qualificazione popolari ampiamente utilizzati per promuovere o vendere un tipo di scarpa. Queste categorie comprendono un'ampia gamma di scarpe con caratteristiche a volte diametralmente opposte. Inoltre, queste stesse categorie sono spesso associate, a seconda delle tendenze del mercato, ad una sola caratteristica, che tuttavia non è sufficiente per descrivere completamente la scarpa. Il drop (la differenza di altezza), ad esempio, è spesso descritto come il criterio principale da prendere in considerazione quando si sceglie una scarpa minimalista. Tuttavia, il suo effetto sulla cinematica, preso singolarmente, è tutt'altro che impattante. Non è quindi scientificamente corretto generalizzare gli effetti delle scarpe minimaliste o massimaliste sulla biomeccanica e sulle lesioni senza considerare globalmente le loro caratteristiche, in quanto possono differire notevolmente tra le scarpe della stessa categoria. Inoltre, l'inclusione di tutte le caratteristiche e non solo di criteri specifici come l'altezza della scarpa permetterà di comprendere maggiormente i benefici portati dalla scarpa.

Gli esperti

Nell'ambito di un progetto di ricerca condotto presso l'Université Laval, 42 esperti provenienti da 11 paesi hanno contribuito allo sviluppo di una definizione standardizzata di scarpe minimaliste e all'ideazione dell'Indice Minimalista. Il seguente elenco comprende i nomi degli esperti che hanno partecipato attivamente al processo, che consisteva in 4 cicli di domande.

Per accedere alla versione integrale dell’articolo pubblicato sul Journal of Foot and Ankle Research, cliccate qui.

Elenco degli esperti

  • Ian Adamson

    M.Sc, M.Eng.

    Healthy Runnning,

    United States

  • Shawn W. Allen

    DC.

    Allen Chiropractic Orthopedics & The Gait Guys,

    Chicago, IL, United States

  • Christian Barton

    PT, Ph.D.

    Complete Sports Care,

    Melbourne, Australia

  • Jason Bonacci

    PT, Ph.D.

    School of Exercise & Nutrition Sciences

    Deakin University, Australia

  • Nicholas A. Campitelli

    DPM.

    Northeast Ohio Medical Associates

    Kent State University College of Podiatric Medicine, United States

  • Roy T.H. Cheung

    PT, Ph.D.

    Department of Rehabilitation Sciences,

    The Hong Kong Polytechnic University, Hong Kong

  • Mark Cucuzella

    MD

    West Virginia University School of Medicine

    USA

  • Irene S. Davis

    PT, Ph.D.

    Spaulding National Running Center, Departement of Physical Medicine and Rehabilitation

    Harvard Medical School, USA

  • Jay Dicharry

    MPT, SCS

    REP Biomechanics Lab

    Bend, OR, USA

  • Scott Douglas

    Senior contend editor

    Runner's World

    USA

  • Blaise Dubois

    PT

    Laval University & The Running Clinic

    Quebec City, Canada

  • Jean-Francois Esculier

    PT, M.Sc.

    Laval University & The Running Clinic

    Quebec City, Canada

  • Marlène Giandolini

    M.Sc.

    University of Saint-Étienne

    France

  • Allison Gruber

    Ph.D.

    Departement of Kinesiology, Indiana University in Bloomington

    USA

  • Bryan Heiderscheit

    PT, Ph.D.

    University of Wisconsin

    Madison, USA

  • Luiz Carlos Hespanhol Junior

    PT, M.Sc.

    VU University Medical Center

    Amsterdam, Netherland

  • Alex Hutchinson

    Ph.D.

    Senior Editor, Canadian Running Magazine

    Canada

  • D. Casey Kerrigan

    MD

    OESH shoes

    VA, USA

  • Peter Larson

    Ph.D.

    Performance Health Spine and Sport Therapy

    Concord, NH, USA

  • Greg Lehman

    PT, M.Sc.

    The Urban Athlete

    Toronto, Canada

  • Daniel E. Lieberman

    Ph.D.

    Departement of Human Evolutionary Biology, Harvard University

    USA

  • Everett Lohman, III

    D.Sc., PT

    School of Allied Health Professions, Loma Linda University

    USA

  • Alexandre Dias Lopes

    PT., Ph.D.

    Universidade Cidade de Sao Polo (UNICIDID), Sao Paulo Running Injury Group (SPRunIG)

    Sao Paulo, Brazil

  • Ray McClanahan

    DPM

    Northwest Foot and Ankle Clinic & Correct Toes

    Portland, OR, USA

  • Guillaume Y. Millet

    Ph.D.

    Human Performance Laboratory, Faculty of Kinesiology

    University of Calgary, Canada

  • Benno M. Nigg

    Dr.Sc.Nat.

    Human Performance Laboratory, faculty of Kinesiology

    University of Calgary, Canada

  • Timothy Noakes

    MD, DSc, Ph.D (hc)

    Departement of Human Biology

    University of Cape Town, South Africa

  • Craig Payne

    DPM

    Australia

  • Craig E. Richards

    B.Med.

    School of Biomecanical Sciences & Pharmacy

    University of New Castle, Australia

  • Michael Ryan

    Ph.D.

    Centre for Musculoskeletal Research

    Griffith University, Australia

  • Jacob Schelde

    MD

    Occupational Health Clinic

    Odense University Hospital, Denmark

  • Darren Stefanyshyn

    Ph.D., P.Eng.

    Human Performances Laboratory, Faculty of Kinesiology

    University of Calgary, Canada

  • Jack Taunton

    M.Sc., MD

    Division of Sports Medicine, Faculty of Medicine

    University of British Columbia, Canada

  • Daniel Theisen

    Ph.D

    Sports Medicine Research Laboratory

    Public Research Centre for Health of Luxembourg

  • Ross Tucker

    Ph.D

    Research Unit for Exercice Science and Sports Medicine

    University of Cape Town, South Africa

  • Ivo F. Waerlop

    DC

    Summit Chiropratic & Rehabilitation & The Gait Guys

    Dillon, CO, USA

  • Joe Warne

    B.Sc.

    School of Health and Human Performance

    Dublin City University, Ireland

  • John D. Willson

    PT, Ph.D

    East Carolina University

    USA

  • Richard W. Willy

    PT, Ph.D

    East Carolina University

    USA

Pubblicazioni

  • EN

    Article

    Journal of Foot and Ankle Research, 2015, par Jean-Francois Esculier, Blaise Dubois, Clermont E. Dionne, Jean Leblond and Jean-Sébastien Roy. This standardised definition of minimalist shoes developed by an international panel of experts will improve future research on minimalist shoes and clinical recommendations. MI's adequate validity and reliability will allow distinguishing running shoes based on their degree of minimalism, and may help to decrease injuries related to footwear transition.


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